Quando la psicologia online non è una scelta, ma È l’unica alterantiva

La psicologia online, fino a poco tempo fa era intesa unicamente come valida alterantiva; oggi, in un numero sempre crescente di situazioni, è una scelta obbligata. In un contesto tanto delicato quanto impattante, il cambiamento, più che semplicemente epocale, è ancora molto critico.

Il passaggio dalla psicologia tradizionale alla psicologia online è  ben definito ed ha confini sempre più nitidi; tuttavia è ancora in corso. Le variabili che sono entrate in gioco sono diverse, alcune anche  di carattere soggettivo.

software psicologi

Sollevare unicamente il problema della distanza che può intercorrere tra paziente e terapeuta renderebbe riduttivo il problema. La variabile eccezionale preponderante, oggi, è quella che ha accomunato tutti i pazienti in terapia. In altre parole, la prolungata, anche se parziale, impossibilità di partecipare alla terapia a causa di eventi che prescindono dalla propria volontà. Variabile, comunque, da cui sono fortemente dipendenti. Proprio questa variabile è stata ciò che si può definire una scintilla; la scintilla di un processo che aspettava solo di essere innescato.

Il terapeuta che ha saputo valutare con estrema flessibilità la nuova prospettiva, ponendosi in modo costruttivo rispetto alla nuova realtà, mettendo in discussione le convinzioni consolidate e profondamente consolidate di una realtà professionale storica, è già in vantaggio rispetto ai terapeuti che sono rimasti chiusi in quel loro rigido conservatorismo, tanto umano quanto lontano dalla reale necessità dell’uomo/paziente di questo momento.

Il passaggio al nuovo setting terapeutico, alla psicologia online in altre parole, offre la possibilità di stare al passo con i repentini, imprevedibili e contingenti cambiamenti che caratterizzano il quotidiano. Porsi con rigidità dinanzi a questa nuova prospettiva sarebbe sicuramente penalizzante nel processo terapeutico; la terapia deve sempre saper assecondare, o perlomeno, accompagnare le situazioni e gli eventi che il presente propone; con un occhio al futuro, per non perdere l’equilibrio.

Setting terapeutico, terapia online e Covid-19

In casi come quello in cui ci si trova oggi, il trasferimento alla psicologia online, al setting terapeutico online, è un cambiamento tuttavia forzato. Proposto sì dal terapeuta ai propri pazienti, ma inevitabilmente spinto dalle condizioni di particolare impedimento all’incontro classico presso lo studio del terapeuta. In pratica, il paziente può trovarsi in uno stato di necessità estrema; tale che la scelta della psicologia online, per quanto scelta, possa risultare tuttavia una forzatura. Sopratutto se una vera e propria possibilità di scelta alternativa non sempre c’è.

La contingenza sanitaria mondiale del Covid-19 (Coronavirus Disease 2019), dovuta al manifestarsi di una patologia sconosciuta (dovuta alla mutazione di un virus respiratorio) partita dalla Cina nel 2019 e propagatasi anche attraverso il nostro Paese, ad oggi ha causato la morte di migliaia di persone; la contingenza si è rivelata una vera e propria pandemia. Le misure di contrasto sono state importanti, a livello pratico come a livello personale; dalla distanza sociale al confinamento sociale il passo è stato breve, ma il percorso è stato lungo e tortuoso. I nuovi software per psicologi sono stati la risposta ad una reale e non procrastinabile necessità.

terapia online e covid

In riferimento alla contingenza sanitaria del Covid-19, l’attività professionale psicologica (“comprovate esigenze lavorative e di salute”), come da DPCM – afferendo ai Codici ATECO 86 (professioni sanitarie) – ha sempre potuto continuare a svolgersi anche nel periodo più complesso; previo, ovviamente, il più rigoroso rispetto delle misure igienico-preventive del Ministero della Salute; misure già ripetutamente indicate, e che devono essere applicate con particolare attenzione da tutti i professionisti sanitari.

Nonostante ciò, un numero sempre più consistente di pazienti ha preferito spostarsi, per le sedute psicoterapiche, in una dimensione più sicura; una dimensione, se non altro meno rischiosa in termini di possibilità di contagio. Ha preferito così il setting terpeutico online. Pur adottando tutte le precauzioni del caso, infatti, lo studio dello psicoterapeuta risulta, anzi, il setting terapeutico più a rischio (condivisione di spazio chiuso con presenza prolungata). 

Nel contesto clinico psicoterapeutico, l’applicazione della normativa di prevenzione ha messo in atto una nuova evoluzione; tanto prevedibile quanto inevirtabile per il settore clinico. Evoluzione che poco aveva a disposizione per contrastare le reali problematiche che si stavano manifestando in un contesto tanto precario quanto instabile.

Setting terapeutico online come soluzione

Nel periodo incriminato, lo stesso Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP, 2020) si è espresso. E ha consigliato ai suoi iscritti “di passare alla modalità di intervento a distanza quando applicabile e possibile, contemperando le esigenze dell’utenza, valutare caso per caso (es. situazione specifica, distanza dallo studio, tipo di trattamento. ecc.), con l’esigenza generale di protezione collettiva”. La psicologia online non può e non deve mancare. Il tutto, sempre nel rispetto delle raccomandazioni dell’ Istituto Superiore di Sanità, nonché dei Decreti emanati dal Consiglio dei Ministri.

In pratica, il CNOP ha sostenuto il trasferimento del setting psicoterapeutico dallo studio del terapeuta al collegamento online; quindi la sua conseguente evoluzione in setting terapeutico online.   Il setting terapeutico così evoluto è un nuovo spazio, una nuova dimensione. 

E si identifica perfettamente con quella dimensione sicura e protettiva che permette di dire (citando Adrizzone M. ,2011):

il setting è la cornice
spazio-temporo-operazionale
della relazione

La cornice che si costruisce giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, tra il terapeuta e i suoi pazienti. 

Il setting terapeutico aiuta il paziente ad avere fiducia, a sentirsi in uno spazio/tempo suoi, costanti ed esclusivi, organizzati dal terapeuta. Il nuovo contesto, il nuovo setting, è il setting terapeutico online; e fa sì che venga mantenuta quella costanza che caratterizza ed è fondamentale in una relazione psicoterapica. La stessa costanza che è garanzia di un percorso terapico di successo, in termini di benessere personale, ovviamente.

Il tema della psicologia online, dunque, è reso più attuale che mai dalla contingenza pandemica; e tiene aperto e vivo il dibattito sul tema da almeno un decennio. Nel mondo della psicoterapia la questione non può ancora considerarsi chiarita; ma i lavori sono in corso e le basi sono più che solide. A conferma, la sempre crescenta di richiesta si sedute di psicologia online come scelta alternativa a quelle tradizionali. Il setting terapeutico online è, per molti, la scelta più sicura.